“Non c’è una cura”! La macchina della dipendenza - Lo smartphone è stato progettato per rubarci l’attenzione, e il tempo: esiste un modo per disintossicarsi?
Qualche anno fa avevo disinstallato Facebook dal telefono, tolto quasi tutte le notifiche. In poco tempo mi ero reso conto che il tempo guadagnato finiva nelle notizie selezionate da Google e Apple. Ho disinstallato anche quelle e provato a dedicare ogni micro-momento sul telefono a un’applicazione che sceglievo attivamente, non seguendo il principio del “mi fa sentire meglio” o “devo farlo”. I micro-momenti sono un’unità di misura del marketing: porzione di tempo sospesa, pausa tra un’attività e l’altra, dove si insinua l’uso compulsivo del telefono. I principi del “mi fa stare meglio”, “devo farlo”, sono quelli che guidano i comportamenti di dipendenza da internet, secondo Matthias Brand.
Diego Viarengo lavora nell’editoria digitale, si occupa di crescita dei blog e strategia dei contenuti. L’articolo è di febbraio ma solo oggi ci è capitato sotto occhio su mastodon grazie a @bardamu e vale la pena leggerlo