Proposta di Privacy Network, Hermes Center e The Good Lobby per la creazione di un’autorità indipendente per l’IA in Italia
Riflessioni sulla struttura e la natura giuridica dell’autorità, coerentemente con i compiti che tale autorità è chiamata a svolgere: supervisionare i sistemi di IA immessi nel mercato, monitorare gli enti certificatori, garantire la conformità alle normative e collaborare con il governo nelle iniziative di politica industriale.
https://privacy-network.it/iniziative/proposta-per-unautorita-indipendente-per-lia-in-italia/
@informapirata @informatica Interessante, ma nella proposta valuterei se cancellerei la parola “etica”, che rischia di trasformare l’autorità in un’autorità paternalistica, sia per chi insacca sia per chi subisce i #SALAMI. Un’ #AI che viola diritti ma è “a fin di bene” sarebbe accettabile?
@mcp @informapirata @informatica
L’AI Act, impostatato com’è sul rischio di danno e sulle valutazioni di impatto, rende leciti quasi tutti i sistemi maggiormente lesivi dei diritti individuali.
Si arricchiranno, oltre alle big tech, le imprese che si occuperanno di valutazione del rischio.
L’autorità italiana che dovrebbe fare, baloccarsi con le check lists?
L’unica cosa utile sarebbe una presa di posiziione italiana, che sancisca l’illegalità di diritto
di ciò che è già illegale sulla base del diritto vigente, al netto dell’AI Act: ad esempio, che la polizia possa usare un sistema intrusivo e non funzionante di “riconoscimento” delle emozioni.
@dt @informapirata @informatica Sembra che anche il #GarantePrivacy pensi che convenga non moltiplicare le autorità: https://www.gpdp.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9996508 Abbiamo a che fare con #SALAMI che raccolgono e usano dati sulle persone. Non vedo perché occorra un’autorità specifica (e addirittura “etica”) per dati raccolti e usati a macchina invece che a mano.
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