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Cake day: July 18th, 2023

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  • @yuribravos invece una cosa che si potrebbe fare con dei pannelli ultraflessibili è: RIDATECI I PARASOLE!

    un bel parasole, bordo di pizzo opzionale (ma l’alternativa è una frangia :D ), con un power bank di medie dimensioni nel manico (con usb power delivery) e l’opzione di attaccare una batteria più grossa tramite cavo (con un pannello delle dimensioni di un parasole la si carica tranquillamente, ma inizia ad essere troppo pesante per il manico).

    Quello è fatto apposta per stare al sole, sotto c’è dell’aria in movimento che dissipa il calore in eccesso e *poi* c’è l’umano che si vuole proteggere dal sole e dal caldo, è di dimensioni sufficienti per caricare dispositivi mobili ed essere utile, e *volete mettere quanto elegante non è andarci in giro*??? :D


  • @yuribravos dato che era una di quelle mattine ho provato a fare due conti

    Di solito per fare le stime si parte da 1 kW / m² di energia ricevuta sulla superfice della terra nel nord Italia (che non ricordo se sia media, o estiva)

    Su un telefono da 8 cm × 16 cm arriverebbero 12.8 W, un carichino scrauso di solito son 5W, quelli belli circa 20W, convertendoli quasi tutti in energia elettrica almeno l’ordine di grandezza è quello giusto (coi pannelli attuali, o con quelli dell’articolo si deve dividere per circa 4, ed è un carichino *veramente* scrauso)

    per un auto, invece, stimerei un paio di m² tra tetto e cofano e ho trovato [1] che da un consumo medio di 191 Wh/km, che significa che anche sfruttando ogni minima quantità di energia che arriva dal sole ci vogliono quasi 100 ore sotto il sole per percorrere un km, e contando che il sole c’è soprattutto nella parte centrale della giornata arrivi a quasi due settimane per avere abbastanza carica per fare un km. le auto possono diventare più efficienti, magari in futuro si può riuscire anche a caricare abbastanza in un giorno per fare un km. si fa comunque prima ad andare a piedi :D

    [1] ev-database.org/cheatsheet/ene…









  • @gepeto64 la stragrande maggioranza degli ebook in “vendita” non sono veramente in vendita, sono a noleggio, se al venditore gira il 5 minuti non ce li hai più.

    A seconda di cosa vuoi leggere è possibile trovare dei venditori che invece ti permettono di scaricare davvero il file e aprirlo dove vuoi (DRM-free), facendone gli opportuni backup. Magari non lascerai una biblioteca ben rifornita ai tuoi eredi, ma almeno a breve termine non dovresti avere brutte sorprese.

    Detto questo, io ho un tolino, il mio compagno un kobo (l’hardware è lo stesso), entrambi di quelli che si possono aprire per fare un backup del sistema (che è su SD rimovibile), e poi mai collegati a internet, e siamo entrambi contenti dell’acquisto (lui è al secondo che prende), però il lettore di ebook è praticamente dedicato a ciò che si legge fuori casa, dove il minore peso e ingombro si fa sentire, in casa continuiamo a leggere cartaceo.